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[1824.05.03] Scoperta di un teatro greco ad Acre e richiesta di fondi per lo scavo
Type
Unità documentaria
Author(s)
Date Issued
May 3, 1824
Date Notes
Palazzolo
Shelfmark
Ministero e Segreteria di Stato presso il Luogotenente Generale. Ripartimento Interno, b. 1855, fasc. "Antichità e Belle Arti", cc. 784-785
Description
Doc., cc. 2
Content
Nota del barone Gabriele Iudica, Custode delle Antichità, al principe di Campofranco, Luogotenete Generale, in cui gli comunica la scoperta di un monumentale teatro greco ad Acre, adiacente a un odeon già da lui scoperto e identificato tre anni prima, descrivendone dimensioni e stato di conservazione, e chiedendo sostegno economico per il completo scavo e l’acquisto del terreno
Physical Type
Foglio
Format
Cart.
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Tutti i diritti riservati
Rights Note
La pubblicazione in fotoriproduzione di documenti conservati dall’Archivio di Stato è soggetta a concessione d’uso da parte del Ministero della Cultura.
Person
Places
Service annotations curated by archivist
Trascrizione:
"Regia Custodia delle Antichità
Palazzolo, 3 maggio 1824
Eccellenza, Signore
Mi riconosco nel dovere di rassegnare all'E.V. che dopo anni quattordici di scavi da me praticati nelle rovine dell'antica città di Acre, e sue adiacenze, mi è riuscito alla fine di scovrire negli ultimi giorni dello scorso mese aprile un magnifico Teatro Greco costruito di grossissime lapidi, e contiguo all'altro più da me discoperto tre anni sono, sicchè ora giudico essere stato senza meno l'Odeo dello stesso. Fino al presente ho potuto porre in chiaro tre cunei di sedili con quattro scale intermedie, e parte del piano dell'Orchestra. Da questa breve sezione di circolo con un calcolo di approssimazione ho potuto rilevare, che il diametro del Parterre è palmi 90 e quello fino alla prima precinzione è di palmi 162, e quindi credo, che in tutta l'estenzione del semicircolo devono esservi nove o dieci cunei con altrettante scale. Da questa dimensione si conosce chiaramente la grandiosità di questo insigne monumento, che può gareggiare con i migliori esistenti nelle più cospicue antiche città di quest'Isola.
La macerie, che sovrasta al medesimo, è dell'altezza di palmi 12 circa per tutta l'estenzione tanto del semicerchio del Teatro, quando del palco scenico, e di tutte le altre decorazioni che necessariamente vi devono esistere, come altresì la fatica di sbarazzare molte mura a secco, l'intersse dell'acquisto del fondo, che appartiene ad alcuni particolari, quali sono pronti a cedere secondo l'apprezzamento che resulterà, ed anche la presa del necessario recinto.
Una tale erogazione non è proporzionata alle mie ristrettissime finanze, e precisamente negli attuali tempi di miseria, perciò essendo io pienamente istruito delle grandi premure, che l'E.V. ha dimostrato sempre per lo scoprimento, e conservazione degli insigni monumenti, che ricordano l'antica magnificenza di quest'Isola, imploro il suo zelo di benignarsi aggevolarmi coll'innata sua generosità per l'intero discoprimento del summentovato magnifico avanzo.
Il Regio Custode delle Antichità
Barone D. Gabriele Iudica
A Sua Eccellenza Ecc.mo Luogotenente Generale
Principe di Campofranco Palermo"
"Regia Custodia delle Antichità
Palazzolo, 3 maggio 1824
Eccellenza, Signore
Mi riconosco nel dovere di rassegnare all'E.V. che dopo anni quattordici di scavi da me praticati nelle rovine dell'antica città di Acre, e sue adiacenze, mi è riuscito alla fine di scovrire negli ultimi giorni dello scorso mese aprile un magnifico Teatro Greco costruito di grossissime lapidi, e contiguo all'altro più da me discoperto tre anni sono, sicchè ora giudico essere stato senza meno l'Odeo dello stesso. Fino al presente ho potuto porre in chiaro tre cunei di sedili con quattro scale intermedie, e parte del piano dell'Orchestra. Da questa breve sezione di circolo con un calcolo di approssimazione ho potuto rilevare, che il diametro del Parterre è palmi 90 e quello fino alla prima precinzione è di palmi 162, e quindi credo, che in tutta l'estenzione del semicircolo devono esservi nove o dieci cunei con altrettante scale. Da questa dimensione si conosce chiaramente la grandiosità di questo insigne monumento, che può gareggiare con i migliori esistenti nelle più cospicue antiche città di quest'Isola.
La macerie, che sovrasta al medesimo, è dell'altezza di palmi 12 circa per tutta l'estenzione tanto del semicerchio del Teatro, quando del palco scenico, e di tutte le altre decorazioni che necessariamente vi devono esistere, come altresì la fatica di sbarazzare molte mura a secco, l'intersse dell'acquisto del fondo, che appartiene ad alcuni particolari, quali sono pronti a cedere secondo l'apprezzamento che resulterà, ed anche la presa del necessario recinto.
Una tale erogazione non è proporzionata alle mie ristrettissime finanze, e precisamente negli attuali tempi di miseria, perciò essendo io pienamente istruito delle grandi premure, che l'E.V. ha dimostrato sempre per lo scoprimento, e conservazione degli insigni monumenti, che ricordano l'antica magnificenza di quest'Isola, imploro il suo zelo di benignarsi aggevolarmi coll'innata sua generosità per l'intero discoprimento del summentovato magnifico avanzo.
Il Regio Custode delle Antichità
Barone D. Gabriele Iudica
A Sua Eccellenza Ecc.mo Luogotenente Generale
Principe di Campofranco Palermo"
Note
Scheda a cura di Serena Falletta
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Min_Luog_Interno_1855_0784.jpg
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