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[1832.10.06] Lettera di Vincenzo Bellini all'amico Filippo Santocanale
Alternative Title
Lettera di Vincenzo Bellini all’avvocato Filippo Santocanale
Type
Unità documentaria
Author(s)
Date Issued
October 6, 1832
Date Notes
Milano
Shelfmark
Miscellanea Archivistica, Serie I, n. 14
Description
Documento restaurato, in cattivo stato di conservazione, cc. 2. Sul retro bolli postali
Content
Lettera autografa di Vincenzo Bellini all’avvocato Filippo Santocanale, nella quale dà notizia della sua guarigione e di avere iniziato una nuova opera in musica sotto il titolo di “Cristina di Svezia”; scrive inoltre di aver composto un “Tantum ergo” che invierà alle monache di S. Caterina di Palermo.
Trascrizione:
"Milano, 6 Ottobre 1832
Mio caro Amico,
con grandissimo piacere vedo sempre i vostri caratteri, perché mi assicurano del vostro buono stato. La mia salute ora non va male, poiché il braccio l’ho quasi sanato. Lunedì spero di scrivere la prima nota per Venezia, avendomi promesso il mio poeta di darmi l’introduzione.
L’argomento è “Cristina”, regina di Svezia, tratto da Dumas; mi sembra interessante, e spero del buono, essendo nelle mani di un Romani, mio bravo e favorito poeta.
Godo nel sentire che a poche note il pubblico si commuove e gli amici mi rammentano.
Con la prima occasione manderò il “Tantum ergo” alle monacelle di S. Caterina. V’acchiudo due righe per Gallo, frattanto ricordatemi alla famiglia Ninfo, per Anna, e Monteleone maestro, coma anche a Pepe, Ottavio Pernice, Barone, Baita, con tutta la vecchia guardia.
Vi rimetto la lettere di Gallo aperta per mettervi a giorno di quanto gli scrivo e quindi in seguito prendervi voi la cura di pressarlo. Se credete di dire una parola al Duca di Sanmartino su l’affare della risoluzione del Decurionato di Catania per coniarmi una medaglia e la pensione a papà, perché egli allora mi disse che erano state spedite le carte a Napoli dalla sua segreteria con rapporto favorevole; ora mi scrivono da Napoli che queste carte non sono arrivate al Ministero dell’Interno; quindi non so a che appigliarmi; perciò sappiatemi dire qualche cosa di certo su tutto.
Ricevete o mio caro amico gli abbracci del vostro Bellini.
Sento che il vostro casino è finito, chissà quando lo potrò godere. I saluti a Dragoni il buffo. Mio cugino Belli si trova ancora a Palermo? Suo padre è stato favorito dal Direttore Serradifalco?
En Sicile
A Monsieur Philippe Santocanale a Palerme"
Trascrizione:
"Milano, 6 Ottobre 1832
Mio caro Amico,
con grandissimo piacere vedo sempre i vostri caratteri, perché mi assicurano del vostro buono stato. La mia salute ora non va male, poiché il braccio l’ho quasi sanato. Lunedì spero di scrivere la prima nota per Venezia, avendomi promesso il mio poeta di darmi l’introduzione.
L’argomento è “Cristina”, regina di Svezia, tratto da Dumas; mi sembra interessante, e spero del buono, essendo nelle mani di un Romani, mio bravo e favorito poeta.
Godo nel sentire che a poche note il pubblico si commuove e gli amici mi rammentano.
Con la prima occasione manderò il “Tantum ergo” alle monacelle di S. Caterina. V’acchiudo due righe per Gallo, frattanto ricordatemi alla famiglia Ninfo, per Anna, e Monteleone maestro, coma anche a Pepe, Ottavio Pernice, Barone, Baita, con tutta la vecchia guardia.
Vi rimetto la lettere di Gallo aperta per mettervi a giorno di quanto gli scrivo e quindi in seguito prendervi voi la cura di pressarlo. Se credete di dire una parola al Duca di Sanmartino su l’affare della risoluzione del Decurionato di Catania per coniarmi una medaglia e la pensione a papà, perché egli allora mi disse che erano state spedite le carte a Napoli dalla sua segreteria con rapporto favorevole; ora mi scrivono da Napoli che queste carte non sono arrivate al Ministero dell’Interno; quindi non so a che appigliarmi; perciò sappiatemi dire qualche cosa di certo su tutto.
Ricevete o mio caro amico gli abbracci del vostro Bellini.
Sento che il vostro casino è finito, chissà quando lo potrò godere. I saluti a Dragoni il buffo. Mio cugino Belli si trova ancora a Palermo? Suo padre è stato favorito dal Direttore Serradifalco?
En Sicile
A Monsieur Philippe Santocanale a Palerme"
Physical Type
Foglio
Format
Cart.
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Dono del destinatario Filippo Santocanale. La missiva mette anche in luce il dissidio tra Vincenzo Bellini e il suo poeta Felice Romani in seguito al flop della "Beatrice d Tenda" che andò in scena, per la prima volta, il 16 marzo 1833 a Venezia e per la quale maestro e Poeta si attribuirono vicendevolmente la colpa dell’infelice riuscita, il primo imputando a Romani un gran ritardo nello scrivergli il libretto, il secondo rimproverando al Bellini i suoi ozi da nuovo Rinaldo nel giardino di Armida
File(s)
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Name
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Size
398.88 KB
Format
JPEG
Checksum (MD5)
f095e320e47cbaa7065ed20ce4b04c50
