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Carte Salinas
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Alternative Title
Archivio Antonio Salinas
Type
Fondo
Author(s)
Abstract
Il piccolo fondo, acquistato da Gabriele Arezzo di Trifiletti e dichiarato di interesse particolarmente importante il 1 giugno 2007 dalla Soprintendenza Archivistica della Sicilia, raccoglie il carteggio inedito di Antonio Salinas, restituendo uno spaccato della sua vita attraverso i viaggi e l’archeologia, ma anche i contatti con le numerose accademie italiane e straniere. Si tratta di corrispondenza spesso privata, indirizzata negli anni alla moglie e i figli, il cui elenco di massima è stato redatto da Liboria Salamone l’8 aprile 2010.
Description
Num. 7 uu.aa, tra volumi, fasc. e raccoglitori.
Il contenuto è di varia natura e racchiude momenti salienti della vita di Antonino Salinas, il rapporto di amore filiale che lo legava alla marchesa Giulietta Fardella di Torrearsa, una minima parte di quello che doveva essere l’archivio paterno, di quello di Domenico Lo Faso, duca di Serradifalco, e della figlia di Salinas, Maria Adragna Salinas. Le unità interne alla busta erano già organizzate nel modo in cui si trovano al presente, contrassegnate con etichette e divise, appunto, per mittente già al momento dell’inizio delle operazioni. I fascicoli erano già numerati progressivamente così come le unità documentarie. La prima unità, un volume di lettere della marchesa Giulietta Fardella di Torrearsa, incollate su braghette di congiunzione, riportava sul dorso gli estremi cronologici della corrispondenza, 18 gennaio 1860 – 18 gennaio 1866, e una frase in greco, Ἰδοὺ ἡ µήτηρ σου, una citazione dal Vangelo di Marco. All’interno, in realtà, la corrispondenza giunge – limitatamente alle lettere riportanti la data – sino al 3 luglio 1866. Il volume, in buono stato di conservazione, è formato da lettere, alcune in lingua straniera come inglese o francese, su carta e velina; quest’ultima ha reso in più casi difficoltosa la lettura a causa della sovrapposizione delle parole.
Il secondo fascicolo, diviso in tre sottofascicoli, è una carpetta in cartone che esternamente riporta la scritta Duca di Serradifalco. D.r Domenico Lo Faso 1833, mentre, all’interno, riporta la dicitura “Originali legittimazioni – Per la Diputazzione – Con sentenze”. Il primo sottofascicolo, contrassegnato nell’inventario con la dicitura 2.1, contiene 31 documenti appartenenti non già ad Antonino Salinas, ma al padre di quest’ultimo, Emmanuele Salinas, inviatigli dal duca di Serradifalco Domenico Lo Faso in qualità di Direttore dei dazi indiretti, dal 1835 al 1847. I documenti sono in cattivo stato di conservazione, con tracce di umido e con l’inchiostro spesso sbiadito a tal punto da rendere ostile la lettura. Il secondo sottofascicolo, contrassegnato con la dicitura 2.2, contiene 8 lettere della moglie del duca di Serradifalco, Enrichetta Ventimiglia e Sieripepoli, di cui 4 terminate con una parte aggiunta dalla figlia della stessa Enrichetta e di Domenico Lo Faso, Giulietta. Le missive, 7 inviate a Emmanuele Salinas e 1 inviata alla moglie Teresa Gargotta Salinas, sono rovinate dalla muffa e da vari fori ai lati e al centro delle carte. Il terzo sottofascicolo, contrassegnato con la dicitura 2.3, contiene 2 lettere, una per Teresa Gargotta Salinas e una per il marito Emmanuele Salinas, inviate dalla marchesa Giulietta Fardella di Torrearsa, rispettivamente del 1835 e 1838. Anche in questo caso le carte sono rovinate dalla muffa.
Il terzo fascicolo contiene 6 note della Direzione Generale de’ Dazj Indiretti – Ripartimento Macino, inviate dal Direttore Generale Domenico Antonio Lo Faso al Barone Rigisifi, Consigliere dell’Intendenza di Siracusa. Le carte, relative agli anni 1832-1833, sono in cattivo stato di conservazione con evidenti tracce di umido.
Il quarto fascicolo contiene una miscellanea di documenti tra lettere, appunti di lavoro, fotografie, il porto d’armi per la rivoltella di Antonino Salinas, il testamento olografo dell’archeologo. Le carte, la maggior parte in buono stato di conservazione, vanno dall’anno 1872 al 1924: un albumino appartenente a una delle nipoti di Antonino Salinas spinge in avanti l’estremo cronologico dell’unità.
Gli ultimi tre fascicoli contengono 235 cartoline riguardanti i numerosi viaggi di Antonino Salinas, dall’anno 1890 al 1913, anno precedente alla sua morte.
(R. Caramia)
Il contenuto è di varia natura e racchiude momenti salienti della vita di Antonino Salinas, il rapporto di amore filiale che lo legava alla marchesa Giulietta Fardella di Torrearsa, una minima parte di quello che doveva essere l’archivio paterno, di quello di Domenico Lo Faso, duca di Serradifalco, e della figlia di Salinas, Maria Adragna Salinas. Le unità interne alla busta erano già organizzate nel modo in cui si trovano al presente, contrassegnate con etichette e divise, appunto, per mittente già al momento dell’inizio delle operazioni. I fascicoli erano già numerati progressivamente così come le unità documentarie. La prima unità, un volume di lettere della marchesa Giulietta Fardella di Torrearsa, incollate su braghette di congiunzione, riportava sul dorso gli estremi cronologici della corrispondenza, 18 gennaio 1860 – 18 gennaio 1866, e una frase in greco, Ἰδοὺ ἡ µήτηρ σου, una citazione dal Vangelo di Marco. All’interno, in realtà, la corrispondenza giunge – limitatamente alle lettere riportanti la data – sino al 3 luglio 1866. Il volume, in buono stato di conservazione, è formato da lettere, alcune in lingua straniera come inglese o francese, su carta e velina; quest’ultima ha reso in più casi difficoltosa la lettura a causa della sovrapposizione delle parole.
Il secondo fascicolo, diviso in tre sottofascicoli, è una carpetta in cartone che esternamente riporta la scritta Duca di Serradifalco. D.r Domenico Lo Faso 1833, mentre, all’interno, riporta la dicitura “Originali legittimazioni – Per la Diputazzione – Con sentenze”. Il primo sottofascicolo, contrassegnato nell’inventario con la dicitura 2.1, contiene 31 documenti appartenenti non già ad Antonino Salinas, ma al padre di quest’ultimo, Emmanuele Salinas, inviatigli dal duca di Serradifalco Domenico Lo Faso in qualità di Direttore dei dazi indiretti, dal 1835 al 1847. I documenti sono in cattivo stato di conservazione, con tracce di umido e con l’inchiostro spesso sbiadito a tal punto da rendere ostile la lettura. Il secondo sottofascicolo, contrassegnato con la dicitura 2.2, contiene 8 lettere della moglie del duca di Serradifalco, Enrichetta Ventimiglia e Sieripepoli, di cui 4 terminate con una parte aggiunta dalla figlia della stessa Enrichetta e di Domenico Lo Faso, Giulietta. Le missive, 7 inviate a Emmanuele Salinas e 1 inviata alla moglie Teresa Gargotta Salinas, sono rovinate dalla muffa e da vari fori ai lati e al centro delle carte. Il terzo sottofascicolo, contrassegnato con la dicitura 2.3, contiene 2 lettere, una per Teresa Gargotta Salinas e una per il marito Emmanuele Salinas, inviate dalla marchesa Giulietta Fardella di Torrearsa, rispettivamente del 1835 e 1838. Anche in questo caso le carte sono rovinate dalla muffa.
Il terzo fascicolo contiene 6 note della Direzione Generale de’ Dazj Indiretti – Ripartimento Macino, inviate dal Direttore Generale Domenico Antonio Lo Faso al Barone Rigisifi, Consigliere dell’Intendenza di Siracusa. Le carte, relative agli anni 1832-1833, sono in cattivo stato di conservazione con evidenti tracce di umido.
Il quarto fascicolo contiene una miscellanea di documenti tra lettere, appunti di lavoro, fotografie, il porto d’armi per la rivoltella di Antonino Salinas, il testamento olografo dell’archeologo. Le carte, la maggior parte in buono stato di conservazione, vanno dall’anno 1872 al 1924: un albumino appartenente a una delle nipoti di Antonino Salinas spinge in avanti l’estremo cronologico dell’unità.
Gli ultimi tre fascicoli contengono 235 cartoline riguardanti i numerosi viaggi di Antonino Salinas, dall’anno 1890 al 1913, anno precedente alla sua morte.
(R. Caramia)
Extent
fascc. 7
History
Le informazioni relative alla storia del fondo documentario Carte Salinas sono, purtroppo, assai scarse. Il punto di partenza per una minima ricostruzione certa e inequivocabile è la Dichiarazione di interesse storico particolarmente importante, del 1° giugno 2007, che l’archivio ha ricevuto quando era in possesso del professore Gabriele Arezzo di Trifiletti, collezionista appartenente ad una delle famiglie più importanti della Sicilia che dedicò tutta la sua vita alla raccolta e alla catalogazione dei più disparati patrimoni materiali e documentari.
A questa sua tendenza collezionistica è legata l’ipotesi primaria che si può avanzare sul motivo del possesso di tale documentazione da parte di Trifiletti; un’altra, in assenza di evidenti legami tra lo stesso e Salinas, si può forse ritrovare nella lontana parentela fra Trifiletti e la famiglia Amari – questa sì vicina a Salinas – che potrebbe aver avuto accesso a tale parte di archivio. Una ulteriore possibilità, forse quella più vicina alla realtà – avvalorata da una nota riportata tra i documenti d’acquisizione – si collega ad una parente molto anziana di Salinas che avrebbe incaricato Trifiletti di collocare il fondo in un’istituzione sicura che ne perpetrasse la memoria e che fosse in qualche modo legata a Salinas.
Successivamente il fondo è passato nelle mani dello Stato e rientra, al presente, nel patrimonio custodito dall’Archivio di Stato di Palermo. Dai verbali di acquisizione del fondo ivi presenti si evince che Trifiletti, il 19 novembre 2008, aveva sottoposto una proposta di vendita al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per le sette unità archivistiche che compongono il fondo, pari a euro 15000. Il Ministero, a seguito di comunicazione alla Soprintendenza Archivistica per la Sicilia e a una stima delle carte, ne valutò il valore di euro 7000. La proposta formale avanzata a Trifiletti venne da questi accettata in data 15 marzo 2010 e le carte, il 31 marzo 2010, vennero depositate presso l’Archivio di Stato di Palermo. La Dichiarazione già in possesso di Trifiletti era corredata di un elenco sommario del contenuto del fondo abbastanza coerente con ciò che effettivamente si è riscontrato all’interno.
Lo stato attuale delle informazioni disponibili, gli avvicendamenti dei funzionari all’interno dell’Archivio di Stato di Palermo e, in ultimo ma non per importanza, la scomparsa di Gabriele Arezzo di Trifiletti nel 2022, non consentono di ricostruire oltre la storia del fondo Carte Salinas. Tuttavia, le riflessioni e le direttrici di ricerca che il fondo offre sono moltissime, a partire dall’analisi delle persone con cui Antonino Salinas teneva una fitta corrispondenza e che offrono un’idea della rete sociale e professionale nella quale egli era inserito.
(R. Caramia)
A questa sua tendenza collezionistica è legata l’ipotesi primaria che si può avanzare sul motivo del possesso di tale documentazione da parte di Trifiletti; un’altra, in assenza di evidenti legami tra lo stesso e Salinas, si può forse ritrovare nella lontana parentela fra Trifiletti e la famiglia Amari – questa sì vicina a Salinas – che potrebbe aver avuto accesso a tale parte di archivio. Una ulteriore possibilità, forse quella più vicina alla realtà – avvalorata da una nota riportata tra i documenti d’acquisizione – si collega ad una parente molto anziana di Salinas che avrebbe incaricato Trifiletti di collocare il fondo in un’istituzione sicura che ne perpetrasse la memoria e che fosse in qualche modo legata a Salinas.
Successivamente il fondo è passato nelle mani dello Stato e rientra, al presente, nel patrimonio custodito dall’Archivio di Stato di Palermo. Dai verbali di acquisizione del fondo ivi presenti si evince che Trifiletti, il 19 novembre 2008, aveva sottoposto una proposta di vendita al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per le sette unità archivistiche che compongono il fondo, pari a euro 15000. Il Ministero, a seguito di comunicazione alla Soprintendenza Archivistica per la Sicilia e a una stima delle carte, ne valutò il valore di euro 7000. La proposta formale avanzata a Trifiletti venne da questi accettata in data 15 marzo 2010 e le carte, il 31 marzo 2010, vennero depositate presso l’Archivio di Stato di Palermo. La Dichiarazione già in possesso di Trifiletti era corredata di un elenco sommario del contenuto del fondo abbastanza coerente con ciò che effettivamente si è riscontrato all’interno.
Lo stato attuale delle informazioni disponibili, gli avvicendamenti dei funzionari all’interno dell’Archivio di Stato di Palermo e, in ultimo ma non per importanza, la scomparsa di Gabriele Arezzo di Trifiletti nel 2022, non consentono di ricostruire oltre la storia del fondo Carte Salinas. Tuttavia, le riflessioni e le direttrici di ricerca che il fondo offre sono moltissime, a partire dall’analisi delle persone con cui Antonino Salinas teneva una fitta corrispondenza e che offrono un’idea della rete sociale e professionale nella quale egli era inserito.
(R. Caramia)
Arrangement Notes
Nell'anno accademico 2022-2023, la raccolta documentaria è stata oggetto della Tesi di Laurea di Roberta Caramia, intitolata "Spezzoni d'archivio. Le Carte Salinas dell'Archivio di Stato di Palermo" per il CdL in Studi storici, antropologici e geografici dell'Università degli Studi di Palermo (Relatrice: Prof.ssa Sara Manali, Corelatrice: Dr.ssa Serena Falletta), dalla quale è stato estratto anche un inventario disponibile online sul sito dell'Istituto.
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